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Sviluppiamo un anarchismo basato sulla lotta ai diversi sistemi di potere o di potere concentrato; i quali riteniamo essersi storicamente sviluppati soprattutto per mezzo di Stati, capitali e religioni.
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Riconosciamo all’essere umano una specifica soggettività; superiamo il materialismo, lo scientismo ed il determinismo propri dell’anarchismo “classico”.
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Pensiamo ci sia una corrispondenza tra mezzi e fini; diamo centralità allo sviluppo di lotte non violente, rifiutando però la Nonviolenza come ideologia o comandamento religioso.
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Crediamo dunque che ci sia una corrispondenza tra la lotta o l’impegno e il tentativo di vivere nel presente storico le proprie idee; tra cambiamento o rivoluzione oggettiva e mentale. Premesso che consideriamo lotta e impegno come mezzi e la vita come fine.
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Non crediamo in un potere positivo in sé; superiamo leader e maestri, la centralità della teoria, dell’organizzazione e dell’avanguardia.
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Diamo importanza all’azione diretta dell’autogestione per il mezzo dell’autorganizzazione assembleare, al fine di ridurre al minimo la delega dei processi decisionali, individuali e sociali.
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Ricerchiamo un’etica relativa alla vita degli esseri ed alla loro soggettività, individuale e sociale. Riconosciamo o meno verità relative alla loro libertà od alla loro oppressione ed ai punti di vista dai quali essi si pongono in relazione al mondo. Superiamo le realtà sostanziali e sviluppiamo ricerche e conoscenze al di là di ciò che viene considerato come verità assoluta.