No Muos? No fasci

Da qualche giorno gira un articolo su un fantomatico corteo che sarebbe stato organizzato per il 30 novembre a Palermo dal movimento No Muos, movimento da sempre in lotta contro l’impianto di antenne satellitari costruito dai militari americani nei pressi di Niscemi in terra Siciliana.

L’articolo è stato pubblicato sul sito palermoreport.it in data 5 novembre 2013.

http://www.palermoreport.it/notizie/il-popolo-no-muos-torna-in-piazza

Dato che il movimento no muos non si rivendica in nessun modo questo corteo e anzi in molti ne smentiscono la partecipazione, ci viene lecito pensare che qualcuno si sia infiltrato sulla pagina facebook del movimento facendo girare questa fasulla informazione.

Nell’articolo viene nominato portavoce dei No Muos un certo Stefano Di Domenico, nome che non ha nulla a che vedere col movimento, e a quanto pare, di ideologia fascista.

Il tale Stefano Di Domenico avrebbe dichiarato le seguenti testuali parole (riporto dall’articolo di palermoreport):

”Il nostro intento – spiega Stefano Di Domenico portavoce della ‘Rete NoMuos’ – è quello di creare la prima forma di protesta realmente libera, scevra da bandiere partitiche o influenze ideologiche come quelle viste sin ora. Chiunque potrà aderire alla manifestazione a condizione che si metta da parte ogni simbolo politico o partitico in nome di una lotta che vuole e deve essere di ogni italiano di Sicilia. Non saranno tollerate – conclude Di Domenico – bandiere, magliette, cappelli o quant’altro rechi simboli diversi da quelli oggettivamente riconosciuti (tricolori, trinacrie, bandiere NoMuos)”.

Come Cusa, ci sentiamo in dovere di rifiutare queste affermazioni.

Tanto per cominciare, simboli politici non vuol dire necessariamente simboli partitici (le bandiere no Muos ad esempio, sono simboli politici ma non partitici) e soprattutto ci viene da chiedere se escludere simboli politici non voglia dire non volerne alcuni per poter imporne degli altri.

Come anarcopacifisti rifiutiamo il tricolore come simbolo di uno stato che manda i suoi militari a combattere a fianco degli Stati Uniti, cioè proprio il paese che installa le sue basi nel Mediterraneo per poter poi più facilmente spostare uomini e macchine in Medio Oriente.

Inoltre, pensiamo che la lotta contro il Muos non sia degli Italiani, né di quelli in terra siciliana né di tutti gli altri, primo perché non riguarda esclusivamente la Sicilia, ma fa parte di un problema più grosso che ci riguarda tutti, cioè la privazione della nostra libertà e lo scempio che si compie sui nostri territori, e secondo perché il territorio è di tutti quelli che lo vivono, stranieri compresi.

Infine, come anarchici, rifiutiamo lo slogan “liberi e sovrani”, poiché dove ci sono sovrani non possono esserci uomini liberi, ma solo schiavi.

In solidarietà con il movimento No Muos, rifiutiamo ogni infiltrazione fascista al suo interno.

CUSA

Informazioni su CUSA - umanesimoAnarchico

gruppo pacifista, ecologista, libertario.
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