Quello che sta accadendo in questo periodo ha dello scandaloso amici miei. Vediamo riapparire i vecchi e mai esauriti stereotipi dell’immigrato indesiderato, “gli abbiamo dato da mangiare, da vestire, ma la casa no non saprebbero come mantenerla!”(degno parente di “non si affittano case ai meridionali” nell’Italia degli anni ’50-’60) ecco la simpatica dichiarazione di un abitante di Rosarno.
Come Anarchico e soprattutto come Individuo provo un profondo sdegno e una immensa rabbia. Scrolliamoci di dosso questo fardello di inutilità e cominciamo a combattere affinché ogni persona possa essere considerata tale e non come un losco individuo che stupra le nostre donne e ruba il lavoro delle nostre genti. Vili usurpatori di dignità! Che sedete sulle vostre comode sedie rivestite di pelle, sorridenti schiavisti che aizzate il popolo impaurito scacciando il diverso, che inventate “bianchi natali” per effettuare rinnovati pogrom, che esprimete il vostro Potere sorridenti in trasmissioni faziose, che parlate un linguaggio tecnico con l’intento di estromettere le persone comuni, aizzando così la linfa dei luoghi comuni e degli stereotipi.
Come direbbe Kropotkin “La concezione della solidarietà come istinto innato è una condizione da cui non si può prescindere, se si vuole impostare un modello di organizzazione sociale anarchica in cui l’unità fondamentale non sarà più la classe sociale oppressa ma l’individuo, solidale con tutti gli altri membri della sua specie e libero si sviluppare le sue tendenze naturali”.
Sradichiamo dalla nostra mente qualsiasi forma di diffidenza e di razzismo, tutto comincia da “io non sono razzista però..” e con quel però si fa intendere che sotto sotto un po’ razzisti siamo. Ci hanno insegnato a esserlo sin da bambini. Ci hanno insegnato che la furbizia è una cosa giusta, assolutamente no, la furbizia è la prima forma embrionale di sfruttamento. Ci hanno insegnato a diffidare del vicino perché è diverso da noi, quindi a emarginarlo perché non lo si conosce a sufficienza, ci hanno insegnato a guardar storto tutte le diversità. Ripeto: e arrivato il momento di lottare tutti insieme. Abbattiamo tutti i muri, tutte le barriere tutte le diffidenze. “Fidarsi è bene, fidarsi è meglio” direbbe Gandhi.
Come Individui del mondo dal cuore pulsante di amore, rifiutiamo il politico squallore di chi dice che con questi mezzi ci garantiranno la “sicurezza” e la “legalità”. Di queste vuote parole non sappiamo che farne, noi vogliamo solo L’Umanità.
Alla prossima
Francesco Albino