L’organizzazione dell’evento, aperta a tutte le realtà dell’universo anarchico e libertario interessate, vede attualmente impegnati soprattutto compagni dei gruppi CUSA/UmanesimoAnarchico e del Libero Ateneo della Decrescita di Roma, in maniera coordinata col Collettivo Libertario Fiorentino che della Vetrina stessa autogestisce l’organizzazione più complessiva. E per il dibattito in questione, ancora in via di definizione, sono state per adesso ipotizzate quattro fasi:
1) Una prima fase introduttiva sull’argomento Decrescita, a partire dal senso/significato stesso di questa parola, spesso ancora troppo sconosciuta e offuscata anche all’interno dello stesso movimento anarchico/libertario che negli ultimi decenni si è tuttavia decisamente aperto all’importanza della questione ecologica nell’epoca post-moderna.
2) Una seconda fase dedicata ad una cernita delle pratiche concrete e quotidiane che in questa direzione si possono già iniziare ad attuare a partire dal contesto domestico fino ad arrivare a quello regionale, passando per quello urbano. E che di fatto, sono già praticate e sviluppate da diverse realtà e individui che operano nelle lotte sul territorio.
3) Una terza fase avrebbe l’obbiettivo di mettere in luce la “non neutralità” della Decrescita, cercando di restituire altresì quello che può essere il senso profondo, teorico e pratico, di questo paradigma economico. Ovvero quello di mettere radicalmente in discussione, e in crisi, i sistemi di potere vigenti e le loro strutture, facenti capo appunto tanto agli Stati ed al loro PIL, quanto al capitalismo globale portatore del mito deleterio e ogni giorno più decadente della crescita economica all’infinito.
Questo punto in particolare servirebbe a restituire bene anche il perché si è scelto di fare un incontro/dibattito così importante sulla Decrescita proprio alla vetrina dell’editoria anarchica e libertaria, sottolineando i possibili punti di incontro fra questa teoria/prassi e l’anarchismo o il post-anarchismo che si è affacciato sul terzo millennio seguendo la rotta di un importante vento di cambiamento.
4) Infine un quarto ed ultimo momento potrebbe concentrarsi sull’individuazione di un attuale contesto di lotta possibile da cui prendere spunto per andare in una direzione che unisca tutti i punti e gli aspetti toccati durante l’incontro. Questo potrebbe essere l’esperienza delle lotte comunitarie e territoriali contro l’alta velocità, ed in particolare quella della Val di Susa, sulla quale vorremmo incentrare la conclusione del dibattito stesso.
I contenuti dell’incontro sono sempre aperti a proposte e modifiche. Attualmente siamo alla ricerca sia di relatori, sia di individui e realtà interessati a partecipare al dibattito, arricchendolo, qualora questi/e lo ritenessero opportuno, anche di materiale cartaceo.
CUSA